Negli anni trascorsi in agenzia come Responsabile Marketing mi è stato chiesto di trovare una soluzione ad un problema comune a molte agenzie immobiliari: il recruiting di nuovi agenti immobiliari. Da uomo di marketing il mio primo pensiero è andato alla pubblicità online e in questo articolo ti spiego perché.

 

Domanda consapevole vs. domanda latente

Semplificando, possiamo classificare la pubblicità online in due grandi categorie: quella rivolta alla domanda consapevole e quella rivolta alla domanda latente.

La domanda consapevole è quella che esprimiamo tutti i giorni cercando una qualsiasi informazione su Google. La domanda latente invece è quella direttamente collegata ai nostri desideri. Questo tipo di domanda non la esprimiamo in modo diretto, ma tendiamo a palesarla solo quando veniamo raggiunti da un’efficace comunicazione promozionale.

Per farti qualche esempio, se cerchiamo su Google “offerte di lavoro Verona” stiamo esprimendo una domanda consapevole. Mentre se clicchiamo su di un’inserzione su Facebook che presenta un’offerta di lavoro, stiamo esprimendo il desiderio latente di ottenere ciò che questa inserzione promette.

Questo è un punto centrale da avere chiaro e che permette di capire tutto quello che ti spiego qui sotto.

 

Quale profilo cercano le agenzie immobiliari?

La maggior parte delle agenzie immobiliari ricerca il profilo ideale tra un target di giovani in età compresa tra i 19 ai 26 anni. Ti faccio una domanda: “credi che queste persone sappiano esattamente cosa vogliono dalla vita?

Io non credo, quando pensano ad un lavoro, non credo che il loro primo pensiero sia rivolto all’agente immobiliare. Penso invece che il desiderio di realizzare i propri sogni possa essere il giusto stimolo per accendere il loro interesse verso questo mestiere.

È proprio su questo concetto che ti devi concentrare quando cerchi nuovi agenti, esattamente come faresti se avessi la possibilità di spiegare dal vivo ad un giovane, cosa significa fare l’agente immobiliare. Concentreresti la tua spiegazione su cosa gli permette di ottenere questa professione  e quali gratificazioni può offrire.

Quindi la cosa importante è tenere il focus sulla persona che hai di fronte. Là fuori, infatti, è pieno di persone che non conoscono la realtà delle agenzie immobiliari e che spesso non considerano “il diventare agente immobiliare” come una grande opportunità lavorativa.

Questa è la ragione che spinge molti di loro ad evitare la moltitudine di annunci pubblicati sui portali generalisti: la chiamerei inflazione comuncativa. Troppa offerta di questo mestiere banalizza e fa perdere valore al ruolo di agente immobiliare, producendo, di fatto, l’effetto contrario a quello desiderato.

 

La banalizzazione del mestiere di agente immobiliare

Per quanto visto fino a questo punto, sarai d’accordo con me, che il principale problema dei tradizionali annunci pubblicati su Subito.it e portali simili è quello di banalizzare la figura dell’agente immobiliare. Una figura professionale difficile da ricoprire, ma che può dare molte soddisfazioni, sia a livello professionale, che economico.

Ti faccio una domanda: credi che queste caratteristiche vengano percepite da chi, in cerca di lavoro, legge gli annunci delle agenzie immobiliari sulle bacheche internet?

La vera chiave per trovare nuovi collaboratori è quella di rendere questo lavoro appetibile e accattivamene, con delle logiche che si avvicinino molto a quelle del marketing, lavorando più sulla domanda latente che sulla domanda consapevole. Per dirla in modo meno specialistico: non è il potenziale candidato che cerca spontaneamente un lavoro come agente immobiliare. Ma sei tu che conosci la professione, che “gli vendi” la possibilità di realizzarsi come professionista nel settore del real estate.
Capito?

E oggi con la pubblicità a pagamento puoi iniziare questa “vendita” già prima di incontrare i tuoi potenziali candidati.

 

Perché non puoi contare sulle tradizionali aziende di recruiting?

Hai mai chiesto un preventivo ad una società di recruiting? Provare per credere. Non può certo essere considerata una soluzione sostenibile. I costi sono elevati, i risultati incerti e poi quando trovi la persona giusta, dopo poche settimane, “ti molla”. Lo sappiamo, fa parte del gioco. Molti candidati dopo le prime settimane di lavoro in agenzia si rendono conto che il ruolo di agente immobiliare non fa per loro.

E allora come si fa ad ottenere una fonte costante di nuovi candidati da inserire in organico?

In questi 3 anni ho sviluppato ed affinato un metodo efficace grazie a Facebook e agli strumenti pubblicitari che mette a disposizione. Strumenti che, in immobiliare-social, usiamo da tempo e che abbiamo imparato a cucire su misura per le esigenze delle agenzie immobiliari. Così è nato il sistema di Recruiting Immobiliare che sfrutta, in maniera scientifica, la piattaforma di Facebook Advertising e che abbiamo già testato su diverse realtà nella di provincia di Verona.

I risultati? Guarda tu stesso, clicca sull’immagine qui sotto.

Recruiting immobiliare

Queste estratto fotografa i risultati di una campagna di Recruiting Immobiliare attualmente in corso (nel momento in cui viene scritto questo articolo).
I dati rivelano, chiaramente, che con circa 80 euro di budget pubblicitario, questa agenzia ha già ricevuta 25 contatti completi di numero di telefono, email e luogo di residenza.

Il sistema che abbiamo creato ti permette, quindi, di raccogliere molti contatti, così da poter essere sicuro di avere numerosi candidati da esaminare, selezionando solo quelli ritenuti più motivati o adatti al ruolo. Cosa te ne fai degli altri?

Li tieni nel cassetto e li usi al bisogno se qualcuno, dopo qualche tempo, “ti molla”.

Recruiting Immobiliare, in sostanza, è la tua personale agenzia per il lavoro, specializzata sul settore immobiliare.
Se vuoi saperne di più, per applicarlo alla tua agenzia immobiliare,
 clicca qui.